Nuova Riveduta:

Esodo 3:6

Poi aggiunse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abraamo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe». Mosè allora si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare Dio.

C.E.I.:

Esodo 3:6

E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si velò il viso, perché aveva paura di guardare verso Dio.

Nuova Diodati:

Esodo 3:6

Poi aggiunse: «Io sono il DIO di tuo padre, il DIO di Abrahamo, il DIO di Isacco e il DIO di Giacobbe». E Mosè si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare DIO.

Riveduta 2020:

Esodo 3:6

Poi aggiunse: “Io sono l'Iddio di tuo padre, l'Iddio di Abraamo, l'Iddio di Isacco e l'Iddio di Giacobbe”. Mosè si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare Dio.

La Parola è Vita:

Esodo 3:6

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Esodo 3:6

Poi aggiunse: 'Io sono l'Iddio di tuo padre, l'Iddio d'Abrahamo, l'Iddio d'Isacco e l'Iddio di Giacobbe'. E Mosè si nascose la faccia, perché avea paura di guardare Iddio.

Ricciotti:

Esodo 3:6

Ed aggiunse: «Io sono il Dio de' padri tuoi, il Dio d'Abramo, il Dio d'Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè si coprì la faccia, perchè non osava levar gli occhi dinanzi a Dio.

Tintori:

Esodo 3:6

E aggiunse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio d'Abramo, il Dio d'Isacco, il Dio di Giacobbe». E Mosè si coprì la faccia, perchè non ardiva volgere lo sguardo a Dio.

Martini:

Esodo 3:6

E disse: Io sono il Dio del padre tuo, il Dio d'Abramo, il Dio d'Isacco, e il Dio di Giacobbe. Si coperse Mosè la faccia: perocché non ardiva di mirare verso Dio.

Diodati:

Esodo 3:6

Poi disse: Io son l'Iddio di tuo padre, l'Iddio di Abrahamo, l'Iddio d'Isacco, e l'Iddio di Giacobbe. E Mosè si nascose la faccia; perciocchè egli temeva di riguardar verso Iddio.

Commentario abbreviato:

Esodo 3:6

Capitolo 3

Dio appare a Mosè in un roveto ardente Es 3:1-6

Dio manda Mosè a liberare Israele Es 3:7-10

Il nome Geova Es 3:11-15

La promessa della liberazione degli Israeliti Es 3:16-22

Versetti 1-6

Gli anni della vita di Mosè si possono suddividere in tre periodi di quaranta anni: i primi quaranta che egli trascorse come principe nella corte di Faraone, il secondo come pastore a Madian, il terzo come re in Jeshurun. Come è mutevole la vita di un uomo! Dio si rivelò a Mosè inizialmente mentre questi si curava delle pecore. Pur sembrando un lavoro troppo umile per un uomo della sua grandezza e istruzione, egli era tuttavia soddisfatto di esso: imparò così la mitezza e l'appagamento che lo resero più famoso nella sua missione divina della sua cultura. A Satana piace trovarci inattivi, mentre Dio è contento quando ci trova all'opera. La solitudine è una buona amica per la nostra comunione con Dio. Con sua grande sorpresa Mosè vide un cespuglio che ardeva senza fiamma. Il cespuglio bruciava e non si consumava: ecco un simbolo della chiesa schiava in Egitto. Ed esso ci ricorda pure la chiesa di ogni età attaccata dalle persecuzioni più pesanti che è risparmiata dalla distruzione per la presenza di Dio. Il fuoco è un emblema nella Scritture della santità e della giustizia Divina, delle afflizioni e delle prove con le quali Dio mette alla prova e purifica il suo popolo e anche di quel battesimo dello Spirito Santo mediante il quale gli affetti peccaminosi sono consumati e l'anima trasformata nella natura e nell'immagine Divina. Dio diede a Mosè una chiamata di riguardo alla quale egli rispose prontamente. Quelli che hanno comunione con Dio, devono servirlo seguendo i comandi con cui egli manifesta se stesso e la sua gloria, pur anche se sotto le sembianze di un cespuglio. Togliere le scarpe era un segno di rispetto e di sottomissione. Dobbiamo andare a Dio con una austerità e preparazione, evitando con attenzione ogni cosa che sembra disdicevole per il suo servizio. Dio non dice che "fu" il Dio di Abramo, d'Isacco e di Giacobbe, ma che "è". I patriarchi, nonostante i loro corpi siano ancora nella tomba, vengono dichiarati viventi: il tempo non può separare le anime dal loro Creatore. Per questo Dio insegnò a Mosè di guardare l'altro mondo e a rafforzare la sua fede in uno stato futuro. Questo insegnamento è ripreso e interpretato poi dal nostro Signore Gesù quando afferma che i morti risorgeranno, Lu 20:37. Mosè nascose la sua faccia per la vergogna e il timore di potere guardare a Dio. Più contempliamo Dio, la sua grazia e la sua fedeltà al patto e più lo onoreremo e gli renderemo culto con riverenza e santo timore.

Riferimenti incrociati:

Esodo 3:6

Eso 3:14,15; 4:5; 29:45; Ge 12:1,7; 17:7,8; 26:24; 28:13; 31:42; 32:9; 1Re 18:36; Est 3:4; Sal 132:2; Ger 24:7; 31:33; 32:38; Ez 11:20; Zac 8:8; Mat 22:32; Mar 12:26; Lu 20:37; At 7:32,32
Ge 17:3; Giudic 13:22; 1Re 19:13; Ne 9:9; Giob 42:5,6; Sal 106:44,45; Is 6:1-5; Dan 10:7,8; Mat 17:6; Lu 5:8; At 7:34; Eb 12:21; Ap 1:17

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